A cura di Elena Gollini
Biografia di Dario Cadeddu
Sono nato a S. Gavino Monreale (SU) il 1° ottobre 1974. Vivo e lavoro in Sardegna prevalentemente tra Cagliari, Sanluri e Ortacesus dove dipingo e insegno pittura con i colori acrilici, ritratto e natura morta a pastello e pittura sulla superficie dell’acqua. Da bambino ho sempre seguito i miei genitori nei contesti di pittura estemporanea. Ho conosciuto tanti artisti e, con loro, ho avuto la possibilità di apprezzare l’arte a tutto tondo. Ci sono stati contesti nei quali in un tempo limitato dovevi riuscire a realizzare un dipinto, che è poi soggetto a critiche. Circa venticinque anni fa, in occasione delle estemporanee di pittura alle quali partecipava mia madre, avevo iniziato a fare i ritratti con i carboncini. La cosa buffa era che magari mia madre non vinceva nulla, mentre invece vincevo io. Oppure mi veniva acquistato un disegno. Poi ho iniziato a dipingere con i colori acrilici. Ricordo che il primo concorso fu un flop. Ma ci riprovai un anno dopo e fu diverso. Primo premio. Da lì, iniziò tutto. Un momento particolare di riflessione è stato quando, dopo essermi laureato in Ingegneria per l’ambiente e territorio (Geoingegneria) a Cagliari, dovetti prendere una decisione: seguire la professione di ingegnere o seguire il cuore e fare l’artista. Ho seguito il cuore. Non ritengo naturalmente inutile il tempo trascorso a studiare: anzi. Anche gli esami di disegno sono stati di grande interesse. Ingegnere dentro, ma artista fuori! Maestri ne ho avuti diversi. Quello più importante è stato Rubén Belloso Adorna, nel 2017: un ritrattista spagnolo di fama internazionale, considerato uno dei migliori ritrattisti contemporanei.
Poi c’è stato Alain Voinot, un paesaggista francese che mi ha insegnato le basi per disegnare e dipingere i paesaggi a pastello, quindi, Orietta Tribolati (in arte “Rubinia”) dalla quale ho imparato la tecnica di pittura in acqua.
FORMAZIONE ARTISTICA
2018 – Stage di pittura a pastello con il M° francese Alain Voinot, Regia di Caserta, Caserta. Realizzazione di alcuni paesaggi dal vivo nello scenario incantevole dei giardini inglesi della Regia di Caserta.
2017 – Stage avanzato di pittura a pastello con l’artista spagnolo Rubén Belloso Adorna, Scuola “Le Muse”, Roma. Perfezionamento della tecnica di realizzazione di una natura morta complessa da fotografia.
2017 – Stage di ritratto realistico a pastello con l’artista spagnolo Rubén Belloso Adorna, Scuola “Le Muse”, Roma. Apprendimento della tecnica di pittura a pastello applicata al ritratto da fotografia.
2017 – Stage di pittura sulla superficie dell’acqua con l’Artista Orietta Tribolati, in arte Rubinia, Atelier dell’artista, Terni. Apprendimento della tecnica di pittura in acqua.
1994-2017 – Partecipo a numerose estemporanee di pittura in Sardegna.
È un lungo periodo di sperimentazione e formazione intervallato solo dalla leva militare obbligatoria (nella quale comunque riuscivo a disegnare) e dagli studi universitari: apprezzavo soprattutto l’uso del carboncino, la sanguigna e la pittura con i colori acrilici.
Osservo realizzare dal vivo numerose opere di maestri sardi contemporanei, grazie ai quali, poi, ho sviluppato una personale tecnica premiata in alcuni comuni dell’isola: Senorbì (2013), Ortacesus (2011), Lodine (2011), Sorgono (2010), Assemini (2010), Ortueri (2010), Sanluri (2009), ecc. Nel 2008 vinco due premi nel concorso regionale per studenti universitari, Primavera in Arte, terzo posto nella sezione grafica e grafica computerizzata e terzo anche nella sezione dedicata ai brevi racconti. Nel 2007 un mio dipinto, con la collaborazione dell’artista Maria Paola Mura, veniva selezionato per la copertina del supplemento al n. 14 del Notiziario dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pescara: Unità nuragiche. A cura del prof. Nicolino De Pasquale.
MOSTRE COLLETTIVE
2019 – 2° edizione della collettiva internazionale “Arteinsieme”, Cittadella della musica, Civitavecchia.
2018 – Sardegna e Bulgaria: Mostra Internazionale d’arte contemporanea, Collinas
PREMI D’ARTE
2020 – Premio internazionale d’arte contemporanea Marchionni, Villacidro (Opera selezionata alla prima fase, premio in corso).
2020 – Pasit Pastellisti italiani, 2° concorso internazionale di pittura a pastello online, 2° premio nella sezione figura umana e ritratto (giuria: Olga Abramova, Josè Del Riego, Franco Dore).
2019 – Premio internazionale d’arte contemporanea Marchionni, Villacidro, Opera selezionata nella sezione grafica.
CORSI E WORKSHOP
Dal 2017 insegno pittura con acrilici, ritratto e natura morta realistici a pastello a Sanluri (SU) c/o il Polo Culturale e dell’Alta Formazione, Ortacesus (SU) c/o il Museo del Grano e Cagliari c/o IFormazione. Sempre dal 2017 insegno la tecnica di pittura in acqua in corsi specifici dedicati agli adulti o ai genitori con figli piccoli. Collaboro con Psicologi e Psicoterapeuti in decine di workshop in Sardegna e altre città (Roma, Trento, Sestri Levante, ecc). Dal 2015 al 2017 insegno pittura con acrilici a Senorbì (SU), ospite della Scuola d’Arte “Salvatore Sedda”.
CONTATTI
Studio d’Arte
Polo Culturale e dell’Alta Formazione, Aula 38
Parco S’Arei, 09025 Sanluri (SU)
E-mail: darcadeddu@gmail.com
Instagram: dariocadeddu_art
Facebook: @dario.cadeddu
Facebook: @scuola.darte.Sanluri
INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini
D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole?
R: Rigore, personalità, messaggio. Sono queste tre le mie parole chiave. Ricerco una tecnica rigorosa, senza ingenuità o errori di composizione. Il livello di dettaglio non è, tuttavia, mai estremo; è dettagliato certo. Preferisco far vedere i tratti del pastello o i difetti della materia. In questo modo, penso, possa emergere la mia personalità. Non quindi immagini fedeli e precise senza la contaminazione o la partecipazione dell’anima o del mio genio. I pastelli morbidi professionali mi permettono di “gustare” i colori mentre li stendo sul supporto, prima ancora che la composizione abbia dei confini. Ma essere rigorosi non è facile, si impara a guardare gli oggetti, gli indumenti, la luce e le ombre in maniera diversa. E tante volte ci si accorge di cose che prima non si vedevano. Il fine ultimo del mio lavoro artistico è quello di arrivare a trasmettere un messaggio in chi osserva, ma credo non sia semplice poterlo fare con un dipinto. Ci ho provato con Il Conforto.
D: Una tua riflessione sul concetto di vocazione artistica.
R: Credo che, come per un velocista che nasce velocista perché dotato di fibre muscolari adatte, la stessa cosa possa accadere con l’arte. Si nasce artisti o, meglio, lo si può diventare se l’ambiente in cui si vive per i primi dieci o quindici anni è favorevole. Occorre essere dei sognatori e dotati di un grande “dono”, quello stesso “dono” che permetterà al pittore di far vivere le proprie opere. Ci sono ritratti e ritratti con un “soffio di vita”. Questa è la grande differenza tra un pittore appassionato e un pittore eletto.
D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: L’arte è l’unico mondo nel quale posso esprimere me stesso nella mia autenticità: scegliere i protagonisti da ritrarre, il fotografo, il set. Vorrei concentrarmi sulla composizione di soggetti con più figure, utilizzando supporti più grandi rispetto il solito. Proverò certamente la tecnica retouchè su un paio di lavori, ma l’obiettivo primario rimane quello di provare a lanciare un nuovo messaggio.
Grande attenzione alle potenzialità espressive dei bambini.